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IL PILATES
Joseph Pilates

Un genio precursore
 
 
Chi era Pilates

Joseph Hubertus Pilates nacque in Germania nel 1880 a Munchengladbach, una piccola cittadina vicino a Dusseldorf. Se osserviamo le fotografie più recenti, che ritraggono Joseph H. Pilates, ci viene difficile immaginare che da ragazzo potesse avere una struttura fisica piuttosto gracile e sofferente. Egli infatti, soffriva di rachitismo, asma e febbre reumatica, è proprio questa sua condizione di “insofferenza fisica” lo spinse ad elaborare un sistema di esercizi capace di intervenire in modo mirato ed efficiente su tutto il corpo. J.H. Pilates possedeva una mente accesa e creativa, curioso ed osservatore di natura iniziò ad interessarsi e a studiare i movimenti degli animali e degli esseri umani nei loro contesti lavorativi. Esplorò ogni forma di movimento possibile, passando attraverso numerose discipline sportive tipiche della cultura occidentale, fino ad approdare allo yoga e alle arti marziali orientali. Un percorso esplorativo ed esperienziale, che lo spinse verso la ricerca di una serie di movimenti ed esercizi, capaci di integrarsi in una routine di allenamento in grado di portare il corpo in uno stato di benessere psico-fisico elevato.
J.H. Pilates non elaborò solo un sistema di esercizi in grado di migliorare le nostre capacità motorie, ma una vera e propria filosofia di vita:

….’Il benessere fisico è il primo requisito per la felicità. Per “benessere fisico” intendiamo il raggiungimento e il mantenimento di un corpo sviluppato in maniera uniforme, con una mente salda pienamente capace di svolgere con gusto e piacere spontanei i nostri compiti quotidiani, numerosi e diversificati, in maniera naturale, semplice e soddisfacente. Per raggiungere la massima realizzazione nell’ambito delle nostre capacità in tutti i percorsi di vita dobbiamo sforzarci di ottenere una corporatura forte e di sviluppare la nostra mente nei limiti delle nostre facoltà’…… 

E tra le pagine di Return To Life Through Contrology, pubblicato nel 1945, che attraverso una lettura attenta e appassionata possiamo scoprire lo spirito pioneristico che pervade il lavoro di J.H. Pilates .
J.H. Pilates compie un percorso di analisi e di riflessione sull’uomo dell’età moderna, che viene letteralmente travolto dai ritmi di vita serrati, dettati da una società, che in modo frenetico e compulsivo porta avanti il suo sviluppo:
…’Questo mondo che progredisce molto rapidamente, con il suo ritmo di vita sempre più veloce, ci richiede di essere fisicamente in forma e vigili al fine di riuscire nell’incensante corsa’….

Da qui, nasce un’attenzione particolare al rispetto e alla cura della persona, che necessariamente, deve prendere dei provvedimenti affinché possa condurre un corretto stile di vita: 
…’dobbiamo di necessità dedicare maggior tempo e maggior cura all’importante questione del raggiungimento del benessere fisico. Ciò non implica necessariamente che dobbiamo dedicarci soltanto al mero sviluppo di qualche particolare gruppo di muscoli che ci piace, ma piuttosto, più razionalmente, dobbiamo dedicarci allo sviluppo uniforme del nostro corpo nella sua interezza’….
Dunque, J.H. Pilates ci suggerisce, di considerare l’uomo come un’unità imprescindibile tra mente e corpo. L’uomo deve essere capace di intraprendere un percorso, di apprendimento e di addestramento, in grado di condurlo al raggiungimento di un armonioso sviluppo ed equilibrio psico-fisico. Egli propone un metodo di lavoro che si basa su un’ approccio olistico; un sistema di esercizi, un metodo, che promuove il pieno sviluppo delle capacità fisiche e mentali dell’individuo raggiungendo una gradevole situazione di benessere e di salute. J.H. 

Pilates chiamò il suo metodo Contrology
…’Contrology è la completa coordinazione di corpo, mente e spirito. Mediante Contrology innanzitutto potete acquisire in maniera consapevole un completo controllo del vostro corpo e poi, mediante l’adeguata ripetizione dei suoi esercizi, acquisirete gradualmente e progressivamente quel ritmo naturale e la coordinazione legati a tutte le vostre attività inconsce’……….

……’ Contrology sviluppa il corpo uniformemente, corregge posture errate, ripristina la vitalità fisica, rinvigorisce la mente ed eleva lo spirito’……

Il Metodo

J.H. Pilates sviluppò il suo sistema di esercizi inizialmente in Germania agli inizi del 900’, ma come ogni ideatore e creatore di un nuovo metodo di lavoro nell’arco degli anni egli perfezionò e ampliò il suo metodo.
Nel 1912 si trasferì in Inghilterra dove lavorò come circense e istruttore di difesa personale. Nel 1914, durante la prima guerra mondiale fu internato assieme ad altri connazionali in un campo a Lancaster e successivamente sull’Isola di Man. Durante questo periodo di internamento, sull’Isola di Man, J.H. Pilates lavorò all’interno dell’ospedale. Egli si dedicò con estremo interesse alle cure degli ammalati allettati, ed ebbe le sue prime intuizioni sull’utilizzo delle molle, per stimolare la muscolatura delle persone da tempo immobilizzate a causa delle ferite di guerra. Infatti fino a quel momento il sistema degli esercizi da lui elaborato si basava sulla ripetizione di una serie di esercizi da svolgersi a corpo libero (Mat Work). J.H. Pilates dovette, dunque, confrontarsi con dei corpi feriti, disabili e immobili; egli ebbe la brillante intuizione di agganciare ai letti dei degenti delle molle, in modo tale da poter iniziare la riabilitazione dei soldati.
Nacque così, il Rehabilitation Table, attraverso il quale è possibile impegnare la muscolatura in modo segmentale, utilizzando la resistenza variabile delle molle. Se osserviamo gli attrezzi utilizzati nella pratica del metodo Pilates, possiamo notare come alcuni di esse siano stati ideati proprio partendo dalla struttura di un lettino ospedaliero. 

Alla fine della prima guerra mondiale, nel 1919, J.H. Pilates rientrò per alcuni anni in Germania e lavorò, per la polizia militare di Amburgo, come istruttore di difesa personale. Questi furono anni di gran fermento per la cultura tedesca, filosofi, pittori, poeti e coreografi iniziarono a tessere delle reti di scambio tra le varie arti; e in questo sistema di condivisione e di scambio di idee e di conoscenze che J.H. Pilates intraprese i primi dialoghi con il mondo della danza. In questo periodo si presume, abbia conosciuto Rudolph Von Laban che con le sue teorie e le sue ricerche trasformò il mondo della danza. Rudolph Von Laban, infatti, introdusse elementi originali nell’ambito dell’analisi del movimento, e sentì la necessità di ideare nuove parole e di formulare una nuova terminologia per definire alcuni dei concetti che stavano alla base della sua ricerca. Egli coniò termini come coreologia, coreutica ed eucinetica, creò inoltre lo “strumento” attraverso il quale la danza e tutti i movimenti umani potessero essere annotati; tale sistema di notazione si distinse inizialmente come cinetografia Laban e in seguito prese il nome con cui venne indicata negli Stati Uniti d’America, Labanotation .

Non dobbiamo dimenticare che uno dei contributi più importanti che Laban portò all’arte della danza fu la sua complessa teoria dello spazio, espressa in due scritti importanti, Coreographie del 1926 e il più recente Choreutics, pubblicato a Londra nel 1966. 

In realtà non abbiamo notizie precise sull’incontro di J.H. Pilates e Rudolph Von Laban, ma si ritiene che essi ebbero l’opportunità di condividere e confrontare il loro pensiero e le rispettive attività creative sull’uso del corpo e del movimento nelle attività motorie e nella danza. 

Nel 1926, in Germania, il metodo di J.H. Pilates si diffuse rapidamente , riscuotendo notevole successo, al punto che, il governo tedesco gli offrì l’incarico di seguire personalmente la pianificazione dell’ allenamento dell’esercito tedesco. Ma J.H. Pilates non accettò l’incarico e decise di lasciare la sua patria per raggiungere gli Stai Uniti d’America. 
Durante il lungo viaggio per l’America conobbe Clara, una giovane infermiera, che divenne la sua futura moglie.

Nel 1926, J.H. Pilates e Clara giunsero a New York, dove aprirono il loro primo Studio sull’ottava strada. La casualità volle che proprio nello stesso palazzo dove iniziarono ad esercitare la loro attività, risiedessero diverse scuole di danza, inoltre, non lontano dal loro studio, si trovava la sede dell’America Ballet. In questo modo ebbe inizio il lungo e proficuo sodalizio tra la tecnica di J.H. Pilates e il mondo della danza. I ballerini incominciarono a frequentare lo Studio per allenarsi e per riabilitarsi dagli infortuni, divulgando così il suo metodo e richiamando l’attenzione di importanti personalità del mondo della danza, quali George Balanchine, Martha Graham e Ted Shawn. I danzatori e i coreografi iniziarono ad integrare il metodo Pilates come tecnica di supporto all’allenamento della danza, divenendo così, i diretti propagatori e sostenitori del metodo Pilates. J.H. Pilates e Clara iniziarono a diffondere questo metodo di lavoro, e a trasmettere le loro conoscenze tramite tirocini pratici. Essi formarono numerosi allievi in grado di trasmettere e di divulgare il metodo, contribuendo così allo sviluppo e al successo della tecnica.


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